TERAMO – "Le scelte tecniche operate vanno condivise, evitando decisioni affrettate che possano mettere a rischio la salute degli abruzzesi": lo chiede il segretario regionale Anaao Assomed Abruzzo (associazione medici dirigenti), Filippo Gianfelice, in una lettera aperta al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, con cui ritiene "doveroso far sentire la voce del principale sindacato dei medici ospedalieri" in merito ai "gravi problemi organizzativi della sanità abruzzese". In particolare, "il piano operativo di razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera avviato dal subcommissario Baraldi – afferma Gianfelice – ridimensiona una rete ospedaliera pubblica che, con i limiti strutturali legati all’obsolescenza e all’incuria degli edifici, ma con l’impegno di tanti operatori,
rappresenta, soprattutto in alcune aree non metropolitane quale il territorio peligno o il vastese o il frentano, l’unico punto vero di assistenza esistente". "Altre Regioni – prosegue il segretario Anaao Assomed hanno avviato da oltre vent’anni piani di riorganizzazione e risanamento, ma creando un’efficiente rete assistenziale territoriale e solo successivamente hanno ridimensionato i posti letto ospedalieri, privilegiando le alte specializzazioni e garantendo la continuità assistenziale ospedale-territorio al malato. Ciò, per Gianfelice, non avviene nella Regione Abruzzo, dove "è importante solo arrivare a un presunto pareggio di bilancio, senza garantire la tutela della salute dei cittadini e ben sapendo che esso sarà in parte vanificato dai dati della mobilità passiva, che conosceremo solo tra qualche anno". La prospettata riduzione di reparti e direttori di unità operative, secondo Gianfelice "comporta solo un indebolimento della classe medica ospedaliera, con un depauperamento di carriera di molti professionisti, soprattutto negli ospedali in cui insistono le facoltà di Medicina".